Lapis Niger

Ritornando alla storia della fondazione di Roma, ritroviamo Romolo che, ormai nel pieno dei suoi poteri dopo essere stato prescelto dagli Dei,  iniziò a tracciare un solco alle pendici del Palatino per definire i limiti della nuova città: la Roma quadrata. Il solco primordiale venne datato 21 Aprile 753 a. C. e comprese ben presto l’Esquilino, l’Aventino e il Campidoglio. Il senso di quella striscia era l’idea sacra di divisione dal caos simbolico che circondava la città. Se ci si trova oggi a visitare il Foro Romano, é importante soffermarsi innanzi ai lastroni di pietra nera  che creano una pavimentazione scura nel foro. Questo é il luogo tramandato con il nome di Lapis Niger, cioé Pierta Nera, che rappresenta un angolo sacro  di una Roma nata grazie alla volontà divina e che continua a vivere il suo legame con l’imperscrutabile. Il luogo della pietra nera sembra essere quello della tomba di Romolo profanata in epoca dei Galli, ritrovata durande deglli scavi alla fine del 1800.Fu rinvenuto un Cippo che presentava un’iscrizione  con la più antica testimonianza scritta della lingua latina, databile tra il 575 e il 550 a.C.

lapis niger

La pietra nera di questo contesto é espressione visibile , in tutte le mitologie e tradizioni, delle relazioni che intercorrono tra cielo e terra, quale elemento di quel ponte che viene richiamato dal sacerdote per la collettività. La pietra é posta sopra quel che si chiama l’Umbilicum Urbis Romae, l’Ombelico della città di Roma, perche probabile luogo dove fu posta la prima pietra della città. Al di sotto della pietra é stata ritrovata una stanza con delle iscrizioni in etrusco e da lì si sviluppa un pozzo che si narra non abbia fine. La scelta del nome “ombelico” deriva proprio dall’idea dell’embrione che cresce verso l’esterno, partendo dall’ombelico, così come la nuova città si sarebbe mossa dal centro verso la periferia con la forza vitale del legame forte alle proprie origini.

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3 thoughts on “Lapis Niger

  1. Ancora qualcosa a proposito del Lapis Niger: lo sapete che il testo inciso è in scrittura bustrofedica? E’ un parolone, ma in sostanza vuol dire che si legge alternativamente dall’alto in basso e viceversa. Un po’ come alcuni cruciverba…

      • …prego! oltretutto è tra le più antiche testimonianze della capitale epigrafica latina…ma su questo è meglio lasciare la parola agli epigrafisti

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