Roma e i suoi musei

I musei Romani numerosi e per tutti, si è per soliti suddividerli per tipo e tema d’esposizione.

Tra i principali:

I musei Capitolini

I musei Capitolini costituiscono la principale struttura museale civica comunale di Roma e fanno parte del “Sistema dei Musei in comune”. Utilizzano una superficie espositiva di 12.977 mq. Si parla di “musei”, al plurale, in quanto alla originaria raccolta di sculture antiche fu aggiunta da Benedetto XIV, nel XVIII secolo, la Pinacoteca, costituita da opere illustranti soggetti prevalentemente romani. Aperti al pubblico nell’anno 1734, sotto Clemente XII, sono considerati il primo museo al mondo, inteso come luogo dove l’arte fosse fruibile da tutti e non solo dai proprietari.

Palazzo dei Conservatori

Palazzo dei Conservatori

Palazzo Nuovo

Palazzo Nuovo

La sede storica dei Capitolini è costituita dal Palazzo dei Conservatori e dal Palazzo Nuovo, edifici che affacciano sulla michelangiolesca Piazza del Campidoglio. La creazione del museo può essere fatta risalire al 1471, quando Papa Sisto IV donò alla città una collezione di importanti bronzi provenienti dal Laterano, che fece collocare nel cortile del Palazzo dei Conservatori e sulla piazza del Campidoglio: ciò lo rende il più antico museo pubblico al mondo.

Piazza del Campidoglio or Campidoglio square. Rome, Italy

Piazza del Campidoglio

La raccolta antiquaria si arricchì nel tempo con donazioni di vari papi (Paolo III, Pio V che voleva espellere dal Vaticano le sculture pagane), e fu meglio allocata con la costruzione del Palazzo Nuovo nel 1654. Il museo fu aperto a visite pubbliche per volere di Papa Clemente XII quasi un secolo più tardi, nel 1734. Il suo successore, Benedetto XIV, inaugurò la Pinacoteca capitolina, acquisendo le collezioni private della famiglia Sacchetti e della famiglia Pio. Dagli scavi condotti dopo l’Unità d’Italia per i lavori di Roma capitale emersero grandi quantità di nuovi materiali, che, raccolti nel Magazzino Archeologico Comunale, in seguito denominato Antiquarium, furono nel tempo parzialmente esposti ai Capitolini. Nel 1997 è stata aperta una sede distaccata nell’ex Centrale Termoelettrica Giovanni Montemartini nel quartiere Ostiense, creando una soluzione originale di fusione tra archeologia industriale e classica.

Statua equestre di Marco Aurelio

Statua equestre di Marco Aurelio

L’opera forse più famosa che vi è conservata è la statua equestre di Marco Aurelio; quella al centro della piazza è una copia, mentre l’originale, dopo essere stato sottoposto a lavori di restauro, è ora collocato nella nuova aula vetrata, l’Esedra di Marco Aurelio, nel Giardino Romano, dietro Palazzo dei Conservatori. Per la visita nell’altro edificio dei musei, il Palazzo Nuovo, si può accedere sempre dalla piazza o da una galleria sotterranea scavata (Galleria di congiunzione) negli anni trenta e attualmente allestita come Galleria Lapidaria, che dà accesso anche al Tabularium e unisce i due edifici. Qui si trova la pinacoteca dei musei nel cui catalogo c’è il famoso dipinto del San Giovanni Battista, opera del Caravaggio. Ma vi si trova anche il simbolo della città, il bronzo della Lupa Capitolina, a lungo tempo ritenuta un’opera etrusca del V secolo a.C. e solo recentemente ritenuta da alcuni restauratori come risalente al XII secolo; con molta probabilità la statua originaria non comprendeva i gemelli della leggenda Romolo e Remo, che sembra furono aggiunti nel Rinascimento. La colossale testa di Costantino I risale al IV secolo d.C. Un’altra scultura in bronzo è il Cavallo dal vicolo delle Palme. Capolavoro della scultura medievale è il Ritratto di Carlo I d’Angiò di Arnolfo di Cambio (1277), il primo ritratto verosimile di un personaggio vivente scolpito in Europa che ci sia pervenuto dall’epoca post-classica. Qui vennero col tempo esposte altre e numerose collezioni storiche, come come la Protomoteca (collezione di busti ed erme di uomini illustri trasferiti dal Pantheon al Campidoglio, per volontà di Pio VII nel 1820); la collezione del cardinale Alessandro Albani; quella donata da Augusto Castellani nella seconda metà dell’800, costituita da materiali ceramici arcaici (dall’VIII al IV secolo a.C.), di area prevalentemente etrusca, ma anche di produzione greca e italica.

musei capitolini

Musei Capitolini

Musei Capitolini

Musei Capitolini

Musei Vaticani

Sono una delle raccolte d’arte più grandi del mondo, dal momento che espongono l’enorme collezione di opere d’arte accumulata nei secoli dai Papi. Il museo è stato fondato da papa Giulio II nel XVI secolo. La Cappella Sistina e gli appartamenti papali affrescati da Michelangelo e Raffaello fanno parte delle opere che i visitatori dei musei possono ammirare nel loro percorso.

Musei Vaticani

Musei Vaticani

I Musei Vaticani, che occupano gran parte del vasto cortile del Belvedere, sono stati visitati nel 2011 da 5.978.804 persone, confermandosi come il più visitato museo “italiano”, anche se va ricordato che non è propriamente tale trovandosi in territorio non appartenente alla Repubblica Italiana.
L’origine dei Musei Vaticani può essere fatta risalire ad una singola scultura di marmo, acquistata 500 anni fa. La scultura che rappresenta Laocoonte, il sacerdote che secondo la mitologia greca tentò di convincere i Troiani a non accettare il cavallo di legno che i Greci sembravano aver donato loro, fu trovata il 14 gennaio 1506 in un vigneto nei pressi della basilica di Santa Maria Maggiore a Roma. Papa Giulio II mandò Giuliano da Sangallo e Michelangelo Buonarroti, che lavoravano al Vaticano, ad esaminare la scoperta. Su loro consiglio il Papa acquistò subito la scultura dal proprietario della vigna. Un mese dopo l’opera, che rappresenta Laocoonte e i suoi figli stretti tra le spire di un serpente marino, fu esposta al pubblico in Vaticano.
Nell’ottobre del 2006 i musei hanno celebrato il proprio cinquecentesimo anniversario aprendo permanentemente al pubblico gli scavi archeologici di una necropoli che si trovano sul Colle Vaticano.

Musei Vaticani

Musei Vaticani

Musei Vaticani

Musei Vaticani

All’inizio dell’anno santo del 2000 è stata approntato un nuovo ingresso ai Musei, ricavato nelle mura vaticane, sùbito a sinistra – muro disposto a 90 gradi – del vecchio ingresso, risalente al 1932. Un passaggio è stato destinato all’ingresso, e l’altro all’uscita dei visitatori. Un apposito articolo del Trattato del 1929 stabilisce che la Santa Sede non può alienare i beni contenuti nei Musei, può regolare le date e gli orari d’ingresso ma è tenuta a consentire la visita ai turisti e agli studiosi; si tratta quindi di una sorta di servitù internazionale. I Musei sono chiusi in alcune date festive (1º gennaio, 6 gennaio, 11 febbraio, 19 marzo, Pasqua e Lunedì dell’Angelo, 1º maggio, 29 giugno, 15 agosto, 1º novembre, 8 dicembre, 25 dicembre, 26 dicembre). I Musei sono chiusi la domenica, a eccezione dell’ultima domenica del mese (purché non coincida con le precedenti festività). Un clamoroso caso si ebbe nel maggio del 1938, quando Adolf Hitler, capo della Germania nazista, arrivò a Roma, ospite del re Vittorio Emanuele III e di Benito Mussolini. Papa Pio XI non lo volle ricevere, e per evitare ciò si trasferì eccezionalmente, per qualche giorno, nella villa di Castel Gandolfo. Inoltre, caso senza precedenti, stabilì che il museo e la basilica fossero chiusi a ogni visitatore durante il breve periodo della visita del Führer. In tal modo il capo tedesco non sarebbe potuto entrare in territorio vaticano nemmeno accedendo ai Musei.
Composizione dei Musei Vaticani. I Musei Vaticani, giustamente chiamati al plurale, sono in realtà un insieme di musei e collezioni. Attualmente comprendono: i Musei e gli ambienti visitabili dei palazzi Vaticani.

Musei Vaticani

Musei Vaticani

Pinacoteca vaticana: la collezione fu dapprima ospitata nell’Appartamento Borgia, finché papa Pio XI ordinò che fosse costruito un palazzo ad essa dedicato. L’architetto incaricato dell’opera fu Luca Beltrami. Il museo contiene opere di pittori come Giotto, Leonardo, Raffaello e Caravaggio.
Collezione d’arte religiosa moderna: raccoglie opere di artisti come Francis Bacon, Carlo Carrà, Marc Chagall, Salvador Dalí, Giorgio de Chirico, Felice Mina, Paul Gauguin, Wassily Kandinsky, Henri Matisse e Vincent van Gogh
Museo Pio-Clementino: papa Clemente XIV fondò il museo vaticano Pio-Clementino nel 1771, e originariamente fu adibito alla raccolta di opere antiche e rinascimentali. Il museo e la sua collezione furono ampliati dal successore papa Pio VI. Oggi il museo ospita antiche sculture greche e romane.

Musei Vaticani

Musei Vaticani

Museo missionario-etnologico: venne fondato da Pio XI nel 1926, accoglie opere, in prevalenza di carattere religioso, provenienti da tutte le parti del mondo; è composto soprattutto da doni fatti al Papa.
Museo gregoriano egizio: fondato da papa Gregorio XVI, il museo ospita una vasta collezione di reperti dell’antico Egitto. Il materiale esposto comprende papiri, mummie, il famoso Libro dei morti e la Collezione Grassi.
Museo gregoriano etrusco: fondato da papa Gregorio XVI nel 1836, questo museo dispone di otto gallerie ed ospita importanti reperti di epoca etrusca, provenienti dagli scavi archeologici. Tra questi vasi, sarcofagi, bronzi e la nota Collezione Guglielmi.
Museo Pio Cristiano.

Musei Vaticani

Musei Vaticani

Museo Gregoriano Profano.
il Padiglione delle Carrozze, che conserva alcuni dei veicoli con i quali si spostavano i papi nel passato, fa parte del Museo Storico Vaticano, la cui sede principale si trova nel Palazzo del Laterano.
Museo Filatelico e Numismatico.
Musei della biblioteca Apostolica Vaticana.
Museo Chiaramonti: prende il nome da papa Pio VII Chiaramonti, che lo fondò agli inizi del XIX secolo. È composto da un’ampia galleria ad archi ai lati della quale sono esposte numerose sculture, sarcofagi e fregi. La nuova ala, il Braccio Nuovo, costruita da Raphael Stern, ospita celebri statue come l’Augusto di Prima Porta. Un’altra parte del museo Chiaramonti è la Galeria lapidaria, che contiene più di 3.000 tavolette ed iscrizioni di pietra, rappresentando la più grande collezione del mondo di questo tipo di manufatti. Tuttavia viene aperta ai visitatori solo su richiesta, generalmente per motivi di studio;

Musei Vaticani

Musei Vaticani

Palazzi Vaticani.
le gallerie :
Galleria Lapidaria;
la galleria detta Braccio Nuovo;
Galleria dei Candelabri;
Galleria degli Arazzi
Galleria delle carte geografiche
le cappelle :
Cappella Sistina
Cappella Niccolina
Cappella di Urbano VIII
le stanze o sale :
Sala della biga
Appartamento di san Pio V
Sala Sobieski
Sala dell’Immacolata
Stanze di Raffaello
Loggia di Raffaello
Sala dei Chiaroscuri
Appartamento Borgia

Musei Vaticani e Sa Pietro

Musei Vaticani e San Pietro

Palazzo del Quirinale

È la residenza ufficiale del presidente della Repubblica Italiana ed uno dei simboli dello Stato italiano.
Costruito a partire dal 1583, è uno dei più importanti palazzi della capitale sia dal punto di vista artistico sia dal punto di vista politico: alla sua costruzione e decorazione lavorarono insigni maestri dell’arte italiana come Pietro da Cortona, Domenico Fontana, Alessandro Specchi, Ferdinando Fuga, Carlo Maderno, Giovanni Paolo Pannini e Guido Reni. Attualmente, ospita anche un ampio frammento d’affresco di Melozzo da Forlì.

Palazzo del Quirinale

Palazzo del Quirinale

Il Palazzo si impose, soprattutto a partire dal pontificato di Paolo V Borghese, quale residenza stabile dei papi, per quanto una vulgata creata ad arte lo propose con fortuna solo quale residenza estiva del romano pontefice. Dal colle del Quirinale i papi erano in più agevole contatto con le sedi delle congregazioni pontificie in cui la Curia si era riarticolata negli ultimi decenni del ‘500. Il Quirinale divenne così di fatto la residenza del pontefice nella sua qualità di sovrano, complementare a quella del Vaticano, che costituiva la sede del papa vescovo. Residenza complementare e non alternativa: è per questo che il complesso vaticano si sviluppò nel corso del 600, anche se i pontefici vi risiedettero, come mostrano le fonti, saltuariamente.

Palazzo del Quirinale

Palazzo del Quirinale

Per contro, il Quirinale si sviluppò quale palazzo del tutto secolare, quasi senza simboli religiosi visibili e soprattutto privo di una chiesa aperta al pubblico. Interessato da un progetto che lo voleva residenza napoleonica nel tempo dell’occupazione francese della città del papa, ma Napoleone non vi fece mai ingresso, dopo il 1870 divenne palazzo reale dei Savoia. Con la proclamazione della Repubblica, avvenuta dopo il referendum istituzionale del 2 giugno 1946, l’edificio divenne definitivamente la sede del capo dello Stato repubblicano. L’attuale “inquilino” del Quirinale è Giorgio Napolitano, presidente della Repubblica Italiana dal 15 maggio 2006, rieletto il 20 aprile 2013. Il palazzo del Quirinale si estende su una superficie di 110.500 m² ed è il 6° palazzo più grande del mondo in termini di superficie, nonché la più estesa residenza di un capo di Stato.

Palazzo del Quirinale

Palazzo del Quirinale

I primi due presidenti della Repubblica Italiana Enrico De Nicola e Luigi Einaudi non vissero al Quirinale. Giovanni Gronchi fu il primo presidente che visse nel palazzo seguito da Antonio Segni, Giuseppe Saragat e Giovanni Leone tutti con le rispettive famiglie. Alessandro Pertini e Francesco Cossiga invece utilizzarono il Quirinale come ufficio ma non vi pernottarono mai. Scalfaro, a metà del suo mandato, vi si trasferì come pure vi si trasferirono con le rispettive famiglie i suoi due successori, Ciampi e Napolitano. Gli interventi avvenuti nel Quirinale negli ultimi decenni si sono ovviamente limitati al recupero e alla conservazione dell’immenso patrimonio artistico del palazzo. In particolare, degni di nota sono stati i restauri, avvenuti durante le presidenze Ciampi e Napolitano, che hanno interessato l’ala che dà su piazza del Quirinale e che hanno visto riaffiorare le decorazioni secentesche deturpate dagli interventi dei primi anni del XIX secolo, opera degli architetti napoleonici. L’intervento più appariscente, però, è stato il restauro delle facciate, che ha riportato il palazzo all’originale colore travertino, in sostituzione dell’ocra di epoca sabauda. L’originalità del colore travertino fu attestata attraverso lo studio dei quadri dei grandi vedutisti del XVIII secolo , nonché con indagini scientifiche dei successivi strati di intonaco.

Palazzo del Quirinale

Palazzo del Quirinale

Il palazzo è composto dal corpo centrale, che si sviluppa attorno al maestoso cortile d’onore, con le più belle sale del complesso che fungono da ambienti di rappresentanza della Presidenza della Repubblica, mentre gli uffici e gli appartamenti del capo dello Stato sono ospitati negli edifici al fondo della cosiddetta Manica Lunga, sul lato lungo via del Quirinale, all’inizio della quale si trovano gli sfarzosi appartamenti imperiali, che vennero appositamente sistemati, decorati e ammobiliati per due visite del Kaiser Guglielmo II (nel 1888 e nel 1893) e che oggi ospitano i monarchi o i capi di Stato stranieri in visita al Presidente della Repubblica. Il palazzo, nella sua totalità, ha 1200 stanze.

Palazzo del Quirinale

Palazzo del Quirinale

Gli ambienti del palazzo ospitati nel corpo centrale sono:

il cortile d’Onore
lo scalone d’Onore
il salone dei Corazzieri
la cappella Paolina
la sala delle Stagioni
la prima sala di Rappresentanza
la sala delle Virtù
la sala del Diluvio
la sala delle Logge
la sala dei Bussolanti
la sala del Balcone
il salottino San Giovanni
la sala Gialla
la sala di Augusto
la sala degli Ambasciatori
la sala di Ercole
la sala degli Scrigni
la scala del Mascarino
la loggia d’Onore
la sala del Bronzino
la sala di Druso
la passaggetto di Urbano VIII
lo studio del Presidente
la sala degli Arazzi di Lille
il salottino Napoleonico
la biblioteca del Piffetti
la sala della Musica
la sala della Pace
la sala della Vittoria
la sala delle Dame
la sala delle Api
il salottino Don Chisciotte
la sala dello Zodiaco
la sala delle Fabbriche di Paolo V
la sala degli Arazzi
la cappella dell’Annunziata
la sala degli Specchi
il salone delle Feste
l’anticamera del salone delle Feste
la galleria dei Busti
le Sale Rosse e la Loggia

Quirinale6

Nel palazzo del Quirinale si trovano diverse collezioni artistiche  che comprendono arazzi, dipinti, statue, carrozze, orologi, mobili, porcellane, molti dei quali arrivati fin qui da altre residenze italiane, soprattutto quelle delle corti pre-unitarie come nel caso del mobilio appartenente al Palazzo Ducale di Colorno; presente anche un’incredibile collezione di lampadari di vetro di Murano e di cristallo.

Giardini del Quirinale

Giardini del Quirinale

Giardini del Quirinale

Giardini del Quirinale

I giardini del Quirinale, famosi per la loro posizione privilegiata che li costituiscono quasi come “isola” sopraelevata su Roma, furono nel corso dei secoli modificati a seconda dei gusti e delle necessità della corte papale. L’attuale sistemazione integra il giardino “formale” seicentesco prospiciente il nucleo originale del palazzo con il giardino “romantico” della seconda metà del Settecento, conservando di quell’epoca l’elegante Coffee House edificata da Ferdinando Fuga come sala di ricevimento di Benedetto XIV Lambertini, decorata dalle splendide pitture di Girolamo Pompeo Batoni e Giovanni Paolo Pannini. All’interno dei giardini del Quirinale si trova il famoso organo idraulico costruito fra il 1997 e il 1999 da Barthélemy Formentelli in base alle caratteristiche del precedente organo ottocentesco. L’organo è alimentato da una cascata con un salto di 18 metri ed è a trasmissione integralmente meccanica, con un’unica tastiera di 41 note con prima ottava scavezza, senza pedaliera.
Complessivamente, i giardini del Quirinale misurano ben 4 ettari (40.000 m²). Sotto i giardini, attraverso una botola è possibile raggiungere gli scavi archeologici che hanno rinvenuto quanto resta dell’originario tempio al dio Quirino e alcune insulae di età imperiale.

Giardini del Quirinale

Giardini del Quirinale

Giardini del Quirinale

Giardini del Quirinale

Le scuderie.

Il palazzo delle Scuderie al Quirinale fu costruito tra il 1722 e il 1732, e si trova di fronte alla residenza presidenziale, affacciato su piazza del Quirinale. Il primo progetto si deve ad Alessandro Specchi, che su commissione di papa Innocenzo XIII, disegnò un edificio destinato a sostituire quello precedente di Carlo Fontana dell’inizio del XVIII secolo. Morto Innocenzo XIII, il nuovo papa Clemente XII, nel 1730, affidò a Ferdinando Fuga il compito di completare l’opera.
L’edificio ha mantenuto la sua funzione originaria di scuderia fino al 1938, anno in cui venne adattato ad autorimessa. Tra il 1997 e il 1999 venne completamente restaurato su progetto dell’architetto friulano Gae Aulenti. Destinato ad importante spazio espositivo (circa 1500 m²), fu inaugurato dal Presidente Ciampi e concesso al Comune di Roma. Attualmente ospita grandi mostre di richiamo internazionale ed è una delle sedi per mostre d’arte temporanee di Roma più visitata insieme al Vittoriano.

Scuderie del Quirinale

Scuderie del Quirinale

Archivio Storico

Istituito sotto la presidenza Scalfaro nel 1996, dal 2009 è ospitato presso il Palazzo Sant’Andrea, così chiamato perché vicino alla Chiesa di Sant’Andrea al Quirinale, già noviziato della Compagnia di Gesù, poi divenuto durante il Regno d’Italia sede del Ministero della Real Casa. Sotto l’edificio, nel 1888, fu rinvenuto un importante reperto archeologico, la cosiddetta Ara dell’incendio neroniano. Il patrimonio dell’archivio è liberamente consultabile, salvo per i documenti riservati relativi alla politica interna ed estera dello Stato, che diventano liberamente consultabili solo 50 anni dopo la loro data, e di quelli che contengono dati sensibili, che diventano pubblici e consultabili 40 anni dopo la loro data. Tra i documenti storicamente più importanti vi è la copia originale della Costituzione sulla quale giurano il Presidente del Consiglio dei ministri, i Ministri e i Giudici costituzionali all’inizio del loro mandato e il carteggio originale tra il Presidente Einaudi e Arturo Toscanini, nel quale si può leggere il rifiuto del celebre direttore d’orchestra alla nomina di senatore a vita.

Galleria Borghese

Nel 2013 è stato il nono sito statale italiano più visitato, con 498.477 visitatori e un introito lordo di 3.193708,50 euro. La galleria Borghese si trova, all’interno della villa Borghese Pinciana a Roma in Italia. Il museo espone opere di Gian Lorenzo Bernini, Agnolo Bronzino, Antonio Canova, Caravaggio, Raffaello, Pieter Paul Rubens, Tiziano. Si può considerare unica al mondo per quel che riguarda il numero e l’importanza delle sculture del Bernini e delle tele del Caravaggio.
Fu costituita nel 1902 a seguito dell’acquisizione da parte dello Stato italiano delle raccolte facenti parte del Fidecommisso Borghese. Primo direttore della galleria Borghese fu Giovanni Piancastelli (1845-1926) a cui succedette nel 1906 Giulio Cantalamessa, già direttore delle gallerie dell’Accademia di Venezia.

Galleria Borghese

Galleria Borghese

Lista in ordine alfabetico, per nome dell’autore, delle principali opere esposte in galleria.

Bacchiacca

Giuseppe venduto dai fratelli
Arresto dei fratelli di Giuseppe
Ricerca della coppa rubata
Ritrovamento della coppa rubata nel sacco di Beniamino

Bachiacchia

Bachiacchia

Bernini

Capra Amaltea
Enea, Anchise e Ascanio
Ratto di Proserpina
David
Apollo e Dafne
Busti di Scipione Borghese
La Verità
Busto di Paolo V

Apollo e Dafne Bernini

Apollo e Dafne Bernini

Canova

Paolina Borghese come Venere vincitrice

Caravaggio

Fanciullo con canestro di frutta, 1593–1594
Bacchino malato, 1593–1594
Madonna dei Palafrenieri, 1605–1606
David con la testa di Golia, 1609–1610
San Girolamo scrivente, 1605–1606
Ritratto di Papa Paolo V, 1605-1606

Caravaggio

Caravaggio

Cesare da Sesto

Leda col cigno, copia da Leonardo da Vinci, 1515-1520 circa

Correggio

Danae, 1531 circa

Correggio

Correggio

Dosso Dossi

Melissa, 1522-1524 circa

Giorgione

Cantore appassionato, 1508-1510 circa
Suonatore di flauto, 1508-1510 circa

Lorenzo Lotto

Madonna col Bambino tra i santi Flaviano e Onofrio, 1506
Ritratto di gentiluomo, 1535 circa

Parmigianino

Ritratto del Pianerlotto, 1531 circa

Raffaello

Ritratto virile, 1503-1504
Ritratto di dama con liocorno, 1506 circa
Deposizione Borghese, 1507

Raffaello

Raffaello

Pieter Paul Rubens

Deposizione nel sepolcro, 1601
Susanna e i vecchioni, 1607

Savoldo

Tobiolo e l’angelo, 1527 circa

Tiziano

Amor Sacro e Amor Profano, 1513

Tiziano

Tiziano

Dal 2006, la galleria Borghese ha dato avvio ad un grande progetto denominato “Dieci Grandi Mostre”. All’interno del Museo, infatti, sono conservate opere somme dei maggiori artisti del Cinquecento e Seicento; per citarne solo alcune, la Deposizione di Raffaello, la Paolina Bonaparte di Canova, la Danae di Correggio, la Madonna dei Palafrenieri di Caravaggio, Venere e Amore di Cranach, l’Amor Sacro e Amor Profano di Tiziano, Apollo e Dafne di Bernini, la Caccia di Diana di Domenichino.

Gran parte di queste opere è inamovibile dalla propria sede. Sono infatti troppo delicate, troppo grandi o su supporto troppo fragile per spostarsi; è perciò impossibile il trasferimento a quelle mostre temporanee che in giro per il mondo vogliono approfondire l’attività pittorica di questi artisti. L’obiettivo è quindi quello di colmare questa lacuna con un progetto programmatico di dieci grandi mostre monografiche in dieci anni. Il ciclo di mostre infatti vuole approfondire la conoscenza che studiosi e grande pubblico hanno di autori, anche molto noti, accostando per la prima volta ai capolavori della collezione Borghese prestigiosi prestiti dalle maggiori istituzioni museali del mondo.

 

Museo Nazionale Romano

Il Museo nazionale romano è un museo archeologico di Roma che ospita collezioni riguardanti la storia e la cultura della città in epoca antica. È stato interamente riorganizzato sotto l’egida della Soprintendenza dei Beni Archeologici della città di Roma.

Museo Nazionale Romano

Museo Nazionale Romano

Il museo venne istituito nel 1889, per raccogliere le antichità della città datate tra il V secolo a.C. e il III secolo d.C. Vi confluirono le collezioni archeologiche romane del Museo Kircheriano e i numerosi reperti che si andavano scoprendo nella città in seguito alle trasformazioni urbanistiche determinate dal nuovo ruolo di capitale del Regno di Italia, in un primo momento destinati ad essere esposti in un “Museo Tiberino”, mai realizzato. Nel 1901 venne acquistata dallo Stato la villa Ludovisi e l’importante collezione di sculture antiche fu trasferita al museo. La sede fu stabilita negli ambienti del convento costruito a partire dal Cinquecento nelle terme di Diocleziano. Il risanamento degli antichi ambienti termali fu avviato in occasione dell’Esposizione internazionale del 1911 e l’allestimento fu completato negli anni 1930.

Museo Nazionale Romano

Museo Nazionale Romano

Negli anni 1990 fu avviata una radicale trasformazione, che ha suddiviso le opere tra quattro diverse sedi espositive. Il palazzo fu ricostruito tra il 1883 e il 1886 dall’architetto Camillo Castrucci sulla villa Montalto-Peretti come sede per il collegio per i Gesuiti. Dopo varie vicende fu infine acquistato dallo Stato nel 1981 e restaurato. La sede museale è stata inaugurata nel 1995 e completata nel 1998. Ospita la “sezione di arte anticae la “sezione di numismatica e oreficeria”.

 

 

Palazzo Massimo-sarcofago di Portonaccio

Palazzo Massimo-sarcofago di Portonaccio

 

MAXXI

Il MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo è un museo di arte contemporanea, è stato progettato dall’architetto Zaha Hadid ed è gestito dall’omonima fondazione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, presieduta da Giovanna Melandri. Il museo è stato pensato come un luogo pluridisciplinare destinato alla sperimentazione e all’innovazione nel campo delle arti e dell’architettura. Nel MAXXI risiedono due istituzioni museali, il MAXXI arte e il MAXXI architettura, le cui collezioni permanenti sono incrementate sia attraverso l’acquisizione diretta di opere che tramite progetti di committenza, concorsi tematici, premi rivolti alle giovani generazioni, donazioni, affidamenti.

Maxxi

Maxxi

Oltre ai due musei il MAXXI ospita un auditorium, una biblioteca e una mediateca specializzate, una libreria, una caffetteria e un bar/ristorante, gallerie per esposizioni temporanee, performance ed iniziative formative.

La sede del MAXXI è stata progettata dall’architetto Zaha Hadid e si trova nel quartiere Flaminio di Roma. Il complesso architettonico, con i suoi 27 000 m² circa, costituisce un nuovo spazio urbano articolato e “permeabile” al passaggio. Un percorso pedonale esterno segue la sagoma dell’edificio e si apre in una grande piazza che, ripristinando un collegamento urbano interrotto per quasi un secolo dal precedente impianto militare, offre ai visitatori un luogo di sosta. All’interno una grande hall a tutta altezza conduce ai servizi di accoglienza, alla caffetteria ed alla libreria, all’auditorium e alle gallerie destinate a ospitare a rotazione le collezioni permanenti dei due musei, le mostre e gli eventi culturali.

Maxxi

Maxxi

Il MAXXI architettura è il primo museo nazionale di architettura presente in Italia. Il suo interesse è centrato tanto sull’architettura “d’autore” quanto su quella cosiddetta “anonima”. Nel museo convivono due anime distinte, quella che procede verso la storicizzazione dell’architettura del XX secolo e quella contemporanea che vuole rispondere agli interrogativi del presente, interpretando le aspettative della società attuale. museo storico e museo contemporaneo, pur possedendo caratteri e prospettive di sviluppo decisamente distinte, determinano una dimensione multipla e trasversale. Il MAXXI architettura si pone come interlocutore delle altre istituzioni culturali italiane del, nel campo della formazione secondaria e universitaria e della rete dei centri e archivi di architettura. A livello internazionale, il MAXXI architettura aderisce e condivide gli obiettivi dell’ICAM, la Confederazione internazionale dei musei d’architettura.

Maxxi

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Il MAXXI arte comprende e comprenderà l’attualità artistica in forma multidisciplinare e multimediale senza distinzione tra fenomeni italiani e stranieri, sollecitando un reale confronto tra le diverse linee di ricerca. Mostre e attività rivolte al pubblico si alternano tra una programmazione più sperimentale, come oggetto di analisi, a presentazioni di artisti già affermati, anche in ambito internazionale. La programmazione delle varie attività riflette la crescita patrimoniale del museo, e vuole dare voce ai differenti linguaggi della contemporaneità. La vocazione del museo, non solo come luogo di sperimentazione ma anche di produzione e distribuzione, permette una continua riflessione sul suo ruolo e un adeguamento secondo le necessità via via individuate.

Maxxi

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Roma e l’Italia in generale ha una quantità di musei incredibilmente alta, purtroppo per mantenere aperte un numero così grande di Musei sono necessarie tantissime risorse che il nostro paese alla situazione attuale non dispone. Contribuisci anche tu a tenere aperti i nostri magnifici Musei. Se chiuderanno non avremo più altre possibilità. Visitate quanti più musei ne uscirete arricchiti e permetterete che questo patrimonio continui ad essere di tutti quanti. Fate anche voi il possibile per regalare a chi verà dopo di noi la possibilità di godere delle meraviglie artistiche di Roma. Independence Square si impegna a promuovere le visite de i migliori musei di Roma.